BERLIN TEGEL / Angela Sanmann. 2006

berlin tegel

landebahn im kieselwurf • an kornkammerzeilen flussauf und flussab • wer steckt hier den kopf ins getreide • erstickt • wer treibt den sand unters lid unters müde • silberne vogelbäuche federn baum- und schneefallgrenzen • schneeüberworfen rollen stufen unter die füße • hinab ins allein • gemensch gestimm • was fehlt • spricht • gegen bereifte u-bootscheiben • milano • welcher hafen • gemeint war auch immer • ein abstand zwischen den blicken • gepflockt • unters lid unters müde • abgehangene blicke • zwei fischleiber atmend • seit wann denn



berlino tegel

pista di atterraggio a un tiro di sasso • lungo i silos al bordo della riva • chi ficca qui la testa sotto il grano • soffoca • chi spinge la sabbia sotto la palpebra stanca • ventri argentei di uccello perdono piume sui confini della vegetazione • ammantati di neve scorrono gradini sotto i piedi • verso il basso solo • ci sono uomini e voci • cosa manca • parla • contro gli oblò brinati di un sottomarino • mailand • a quale porto • ci si riferiva sempre anche • a una distanza tra gli sguardi • puntellati • alla palpebra stanca • sguardi lasciati ad essiccare • i corpi di due pesci che respirano • ma da quando

(prima pubblicazione: Parasitenpresse, Colonia 2006; traduzione italiana di Alessandro de Francesco e Giulio Marzaioli. Immagine: Josh Podoll, A Welcome End To Knowing #33, 2003, acrylic paint on canvas, Feature Inc, New York.)