(n – 1)
Ci sono più libri in una libreria che in una biblioteca
Ci sono meno alberi in giardino che nel frutteto
C’è molta gente. C’era molta gente
*
Quando ero piccolo, mi alzavo tutte le mattine alle sette
Tempo fa andavamo tutti gli anni in riva al mare
Non era addormentata. Perché non dormiva?
Quanto è largo questo fiume! Quanto è fredda l’acqua!
Che peccato che Lei non possa venire con noi!
Quanto fa caldo qui! Che fumo!
*
È l’albero più alto che io abbia mai visto
È la persona migliore che conosca. Non mi ricordo più il suo nome
A novembre i giorni diventano più corti, e fa sempre più freddo
Era il temporale più violento che io avessi mai visto
C’è qualcuno in giardino. C’è qualcuno in giardino?
Non c’è nessuno. Lei vede qualcuno? Io non vedo nessuno
Lei vede qualcosa? Io non vedo niente. Non vedo niente di niente
*
Lui mi aspetti in salone. Non cammini così in fretta
Fa ancora più freddo di ieri
Non se ne stia in piedi così. Si sieda, La prego
C’è ancora un po’ di latte e un po’ di caffè
Non ci sono così tante nuvole come ieri, non c’è così tanto vento
Non c’è così tanta nebbia come ieri, ma fa più freddo
*
Era da mezz’ora che se ne stavano in riva al fiume
Che magnifico albero! È il più alto della foresta, penso io
Che tempo cattivo! Mi chiedo se potranno venire
Che freddo che farà stanotte! Come è sporco questo fiume!
Ci sarebbe stata molta più gente se non avesse piovuto
*
Ci sono meno barche per mare
Il treno era in ritardo perché c’era molta nebbia
Poche persone ci venivano a trovare d’inverno, ma molte venivano d’estate
Non lo vedo più. L’anno scorso, lo incontravo due o tre volte
*
Non ho mai visto così tanta neve come quest’anno
Non ho più soldi e non ho più amici. Lei non faccia tanto rumore
Me lo hanno già detto. Perché non me l’avevano detto?
Avrebbero fatto tutti quanti la stessa cosa
*
Non faccia rumore, si è appena addormentata
Si è appena addormentata. Si è appena svegliata
Nevicava e non si sentiva alcun rumore
Non entri in questa stanza, la stiamo dipingendo
Non penso che potrò impedirgli di partire
Avrebbero fatto tutti quanti la stessa cosa
*
Questa è la stanza più grande della casa
Quest’inverno fa più freddo dell’inverno scorso
Penso a lei da due mesi, ma non le ho ancora scritto
Lui non avrebbe dovuto dire quello che voleva fare
*
C’era qualcun altro con lui. Non c’era nessun altro
C’è qualcosa in questa scatola? Non c’è niente dentro
Qui fa ancora più caldo che in giardino
Ho qualcos’altro da farLe vedere
Farebbe meglio a partire prima possibile, comincia a far buio
*
C’è qualche cosa che Lei da molto tempo desidera avere?
Ha ancora degli amici, Lei? No, io non ne ho più
Non abbiamo più fame, ma un’ora fa, avevamo molta fame
Nevica da tre quarti d’ora, da questa mattina
È addormentata da ieri sera. È da quindici ore che lei dorme
Si domandava se si sarebbe potuto abituare alla nuova vita
*
Lei, com’era triste! Non mangiava più e non riusciva più a dormire
Sei mesi fa, questa casa non era ancora costruita
Ci aveva scritto che non sarebbe tornato prima di parecchi mesi
Gli avevano detto di aspettarmi. Perché non mi ha aspettato?
Non dovrebbe togliersi il cappotto, Lei, prenderà freddo
Avrebbe potuto dormire in giardino, Lei, se non avesse piovuto
*
Non sarebbe dovuto uscire, fa troppo freddo
Oggi Lei dovrebbe mettere una camicia bianca
Dalla nostra finestra si poteva vedere il mare
Era appena arrivata a Parigi, e non conosceva nessuno
Ritorni appena potrà, La aspetterò. Quando ritornerà?
*
Mi faccia sapere quando lui tornerà
Lei, a che cosa sta pensando? A chi sta pensando?
Nevica da parecchi giorni
Lui avrebbe potuto venire a trovarci se avesse voluto
*
Il cane è appena uscito. Si perderà
Da quanto tempo mi sta aspettando?
Fra poco saranno dieci anni che abitiamo qui
Si è addormentata da pochi minuti soltanto
Lei, da quanto tempo li sta aspettando?
Non è stanco di aspettare?
[Da: L’art poétic’, Paris, P.O.L., 1988. Traduzione di Michele Zaffarano. Immagine: Jacques Lacan.]