da DIARIO DELLA COSCIENZA / Max Frisch. 1974 V

Questionario

1.

Vi considerate un buon amico?

2.

Quando lo sentite come un tradimento?
a) quando lo commette l’altro?
b) quando lo commettete voi?

3.

Quanti amici avete in questo momento?

4.

Ritenete che la durata di un’amicizia (indistruttibilità) sia la misura del valore di un’amicizia?

5.

Che cosa perdonereste a un amico?
a) la doppiezza?
b) che vi soffi una donna?
c) che sia sicuro di voi?
d) ironia anche nei vostri confronti?
e) che non sopporti le critiche?
f) che stimi e frequenti volentieri persone con cui vi siete inimicato?
g) di non avere influenza su di lui?

6.

Vi piacerebbe saper fare a meno degli amici?

7.

Tenete un cane come un amico?

8.

Vi è già capitato di non avere assolutamente nessuna amicizia, oppure, in tal caso, abbassate semplicemente il livello delle vostre ambizioni a riguardo?

9.

Avete esperienza di amicizia con donne?
a) prima della relazione sessuale?
b) dopo la relazione sessuale?
c) senza relazione sessuale?

10.

Che cosa temete di più: il giudizio di un amico o il giudizio dei nemici?

11.

Perché?

12.

Avete dei nemici che segretamente desiderate trasformare in amici per poterli ammirare con meno fatica?

13.

Se qualcuno è nella situazione di potervi aiutare finanziariamente, o se voi siete nella situazione di poter aiutare qualcuno finanziariamente: vedete in ciò un pericolo per l’amicizia?

14.

Considerate la natura come un amico?

15.

Se venite a sapere per vie traverse che una battuta cattiva su di voi è uscita proprio dalle labbra di un amico: dichiarate chiusa l’amicizia? E se sì:

16.

Quanta sincerità da parte di un amico sopportate in società o per iscritto o a quattr’occhi?

17.

Se avete un amico che intellettualmente vi è molto superiore: la sua amicizia ve ne consola o dubitate segretamente di un’amicizia che vi guadagnate esclusivamente con l’ammirazione, la fedeltà, la generosità ecc.?

18.

Che cosa vi induce più spesso a soddisfare il naturale bisogno di amicizia:
a) l’adulazione?
b) l’incontro con un compatriota in terra straniera?
c) la valutazione di non potervi assolutamente permettere un’inimicizia in questo caso, per esempio perché comprometterebbe la vostra carriera professionale?
d) il vostro charme?
e) la prospettiva lusinghiera di trattare pubblicamente come un amico (dandogli del tu) un uomo importante?
f) l’intesa ideologica?

19.

Come parlate degli amici perduti?

20.

Se capita che l’amicizia vi obbliga a qualcosa che in fondo contrasta con la vostra coscienza, e voi l’avete fatto per amicizia: si è poi conservata l’amicizia in questione?

21.

Esiste amicizia senza affinità nell’umorismo?

22.

Che cosa ritenete indispensabile per considerare un rapporto fra due persone non solo come una comunità di interessi, ma come un’amicizia:
a) trovare gradevole la faccia dell’altro
b) che, trovandosi a quattr’occhi, uno possa lasciarsi andare, cioè la fiducia che non sia tutto strombazzato ai quattro venti
c) concordia politica “grosso modo”
d) che ciascuno possa colmare l’altro di speranza già col semplice fatto di essere lì, di telefonare, di scrivere
e) indulgenza
f) il coraggio di contraddire apertamente, ma con antenne capaci di intuire quanta sincerità l’altro sia in grado di sopportare, e quindi con pazienza
g) la mancanza di questioni di prestigio
h) che ciascuno consenta all’altro di avere dei segreti, quindi non si offenda se viene alla luce qualcosa di cui non si era mai parlato
i) affinità nel pudore
j) quando ci si incontra per caso: gioia, benchè in realtà non si abbia tempo, come primo riflesso da entrambe le parti
k) che ciascuno possa sperare per l’altro
l) la garanzia che entrambi, sentendo in giro una brutta diceria sul conto dell’altro, pretendano almeno delle prove prima di essere d’accordo
m) punti d’incontro nell’entusiasmo
n) ricordi in comune, e che avrebbero meno valore se non fossero in comune
o) gratitudine
p) che ciascuno, all’occasione, possa considerare l’altro in torto, ma non per questo si atteggi a giudice
q) mancanza di qualsiasi tipo di avarizia
r) che non ci si fissi sulle opinioni che a suo tempo hanno condotto alla concordia, cioè che nessuno dei due debba rinunciare a una nuova coscienza per riguardo verso l’altro?
(Cancellare quello che non interessa.)

23.

Quanto può essere grande la differenza di età?

24.

Quando un’amicizia di molti anni si vanifica, per esempio perché la nuova compagna dell’amico non si lascia integrare: deplorate che l’amicizia ci sia stata?

25.

Siete amico di voi stesso?

(Da: Max Frisch, Diario della coscienza, Feltrinelli, 1974, traduzione di Bruna Bianchi. Immagine: Annette Kelm, Eye, C-print, 2004, Corvi-Mora, London.)