LEOBLOOM / Gianluca Garrapa. 2010

LeoBloom

  1. , inverno07, disintegra il paravento&mobilia di camera sua. Teatralizza la morte e nessuno se ne accorge. Sonata No.5 in C Minor, Op.10 No.1
  2. ,autunno84, sfonda la porta della camera sferrando un calcio contro il telaio della porta. Rabbia a dismisura d’origine extraterrestre. Dio.
  3. studia la dendrocronologia del ritidoma. Il cmdr. ha combattuto. Particole di PTS tra listelli di mansarde gotiche. Bolle sotto il whiteout.
  4. trafigge blocchi di ghiaccio di alabarde fiammanti e legno. Il pack scricchiola&teme. V. conosce le montagne russe: Leo è una sinusoide blu.
  5. barcolla&cade nell’ipotesi contrapposta. Vestito di pelli maniacali può tutto come essere glorioso. Sguinzaglia semi, nudo come gimnosperme.
  6. fluttua nel vago bene di uno sciabordio salino. Il cmdr. sta per riemergere. V. è tranquillo. Leo ha cancellato M. dal parossismo del cuore.
  7. scuote demoni dal reale e torna. Eclittica epilettica, autodistruzione acquatica. Orbite vibranti come bacilli di Dna extrasensoriale. Gas.
  8. raffazzona frammenti di città come decollage di Rotella. Gin&sole&tradimenti. Infedeltà cromatiche. Sogna&transita. Un altro disamore. Solo.
  9. sogna di bere sei gin tonic per non cedere all’orgone retrovirale. Il cmdr. lo rassicura in una scena del sogno: Sida c’è già. Leo è quieto.
  10. scruta il viso sfocato della donna, geme Sono ancora vivo? gli sorride e Leo le si scaglia contro Puttana, dovevi uccidermi nel sonno. Alba.
  11. sogna di mangiare vermi&fango poi si sveglia di colpo. Vermi&fango sono molto più utili della sua merdosissima vita. Risata. Vacua. Incubo.
  12. evapora nel camino dell’igloo, la figlia del cmdr. cerca d’accudirlo. Ma adesso l’unica cura è l’odio&il disprezzo per se stessi. Esplodere.
  13. parla nel sonno del sogno. V. scuote la testa e risponde che il dolore è freddo. Membrane di sperma soffocano i polmoni e le vene esplodono.
  14. dorme. Corpi schiacciati puzzano di quotidiano e gambe veloci scorrono. La vita è bella perché a un certo punto finisce, dice Leo a V. Noia.
  15. vede Rasmussen congedare il cmdr., trasformazione. V. accanto al letto -di Leo- percepisce vaghi movimenti oculari sotto le rime palpebrali.
  16. tracima sangue nei diverticoli mentali. V. non ci crede. Leo sta per morire. Ospedale. Tremolio di ombre dentro l’ultimo inverno. Polmonite.
  17. sogna&annaspa nei desideri orgonici&traversa canali coriacei di retrovirus. Suda. Rasmussen&il cmdr. sono nell’oltremondano horenda. Latah.
  18. non sa che il cmdr. ha ricevuto l’illuminazione, il lampo, il quamaneq. Leo, però, sta sognando tutto questo e il cmdr. non lo sa. Ironia.
  19. ritorna al campo-base e il cmdr. prosegue con Rasmussen, epifania salvifica, che lo condurrà dall’Angakok. Il cmdr. ha ricevuto il qaumaneq.
  20. ingoia il miracolo Inuit, riprendono il cammino. Ghiaccio rosa di anfetamine, luci non identificate. Delizie prima del delirio. Oblio. Cmdr.
  21. ,agosto95, Alimini, macchia, co scorcio ex relitto nave Dimitros, onde fritte&ossessive. Lontano&scrive. Flirt&visioni. Pazzo. Ansia. Gaio.
  22. travasa il vino buono nell’orcio molecolare coi pantaloni abbassati poi salta sul triciclo verso la campagna. Lucertole enormi lo inseguono.
  23. , luglio83, h.15, dai buchi di tapparella al primo piano cerca d’attirare l’attenzione dei suoi caregiver. S. lo trascina a sé e poi è buio.
  24. scodinzola gli occhi, penzoloni la linguetta del barattolo ciclico e oltre il foro un vuoto liquido&nero. V. beve, Tu non bevi? Leo mischia.
  25. si è svegliato e l’albero-scheletro ha anelli sulle lunghe dita e bottoni rosa. Il sole intermittente come il neon. Nulla vale. Tutto passa.
  26. artigliava il cerchio-telaio d’ottone dell’oblò e oltre il doppiovetro appannato: schiuma&spruzzi&cielo-liquido. L’anima a chiusura stagna.
  27. sniffa l’odore di goretex&polartec&dita-di-cuoio dei guanti oleorepellenti del cmdr. e la punta della lingua sfiora guarigioni Inuit.Trance.
  28. su! Apri la bocca, urla il cmdr. (il palmo Sx solleva la nuca, il Dx di taglio nel solco labio-mentale) perché il nostro ingerisca. Guanti.
  29. hai mai avuto la sensazione che qualcuno ti ronzasse strane idee in testa? O temuto, per una volta almeno, di perdere il dominio di te? Eh?
  30. si pianta. Il cmdr. lo scruta. Il buio, spiega Leo. Sì, ma ora andiamo, fa il cmdr. No… è notte, fa Leo. Il pack fa schegge di luna. Luce.
  31. non riesce perché non può e non deve: c’è sole. camminare. avanti. La notte incipie. Incipie? aveva detto V. Sì, in-cipie, fa Leo titubante.
  32. assicura il cmdr. delle sue (di Leo) riserve. Pianta impulsi nel pack per il ritorno. Canticchia, sragiona. V. scuote il capo. Sa il su&giù.
  33. iperagisce corazze radiofoniche e prova i microfoni. Radio-nuove riprese. Presto, incita il cmdr., ritorna il freddo maggiore. Ciclotermia.
  34. , inverno01, non sapeva dei cicli e fingeva di nulla se vedeva arcobaleni d’asfalto puntati a mezz’aria e adesso V. maligna: Sta tornando.
  35. e il cmdr. si sono allontanati dal campo-base. L’orizzonte esplode in verticale. Sudano, ghiacciati dalle ombre. Morbido precipizio. Woolf.
  36. traspira fatiscenze fisiche e l’ipo-periodare è lì lì un declivio verso il Do maggiore della nebbia maggiore. Non è una ripetizione. Cicli.