il pelo dietro l’orecchio si dirada e si intravedono dei pigmenti rosacei vicino all’attacco della testa poi ridiventa folto anche se sempre molto corto in corrispondenza del cranio che appare per questo come una curva bianca gli orecchi di tanto in tanto si muovono a brevi scatti e in traiettoria semicircolare la cartilagine si mette in vibrazione forse per scacciare gli insetti o percepire con maggiore chiarezza alcuni rumori prodotti dall’ambiente gli occhi dell’animale sono due sfere scure e opache attraverso le quali è possibile intuire uno stato di calma
si tratterebbe di un pianeta trasparente il cui centro vuoto sarebbe visibile dalla superficie la lentezza del suo moto distorce da milioni di anni quella struttura buia dietro lo spazio convesso
stanno chiusi tutti dietro alcuni possono uscire per qualche minuto quando si deve fare benzina poi vengono nuovamente spinti dentro le scosse del veicolo e le curve modificano la loro distribuzione nello spazio talvolta gli uni premono gli altri respirando affannosamente altre volte sono disposti in una geometria provvisoria non parlano quasi mai l’odore dei corpi e il tatto prevalgono sulla vista l’abitacolo è privo di finestrini ed è probabilmente notte ormai la notte questo atto di essere trasportati da un luogo all’altro
l’animale è accucciato nel prato in una posizione che rende impossibile scorgere le zampe il vello bianco sporco e la curva del cranio entrano in continuità con le colline circostanti che sembra contemplare a partire da un punto fisso il suo collo ha la forma di un tubo ricoperto di pelo e si flette a lunghi intervalli di tempo
nello slargo intermedio vicino alla ferrovia ricoperto di erba sole e qualche pietra quel gruppo di persone si è trovato come per caso a inizi pomeriggio stiamo osservando l’area ormai vuota e il capannone che la delimita nessuna traccia apparente di quanto è accaduto probabilmente alcuni sedendosi sull’erba ne hanno modificato tratti di superficie forse qualche bambino ha spostato dei sassi ma queste coordinate sono ignote perché così era lo stato precedente per simili ragioni non è possibile ricostruire quanto si sono detti ammesso che siano stati in misura di parlare
il rombo ha frequenze molto profonde ed è prolungato nel tempo a un volume elevato satura tutte le stanze ma non se ne capisce la provenienza le finestre sono chiuse ed è troppo presente perché possa infiltrarsi dalle fenditure ogni tanto sembra possibile distinguere pezzi di linguaggio in una massa unica quasi senza variazioni nessuno dei presenti si ricorda quando è iniziato esattamente
qualcuno nota in un angolo di una stanza che un corpo si sta muovendo è di dimensioni molto ridotte e pulsa a ritmo irregolare talvolta lentamente altre volte a fremiti non ha occhi né arti forse dei peli stanno sotto questo oggetto liscio che è in vita le minime variazioni del rombo sembrerebbero dipendere secondo alcuni dal ritmo della sua respirazione
che avere una casa sulla ferrovia vicino a qualsiasi città entrano ed escono dalle stanze ne parlano anni dopo si svegliano molto presto la mattina e prendono l’autobus verso i grandi centri quando il sole è ancora buio per andare a togliere o a formare oggetti per strada cercano di imparare in fretta da poche frasi dette senza guardarsi
non è possibile vedere i bambini che gridano e corrono nel cortile dietro al muro e alla griglia i palazzi intorno sono immersi nella nebbia uno di questi contiene dati sulla città sono disposti a file e protetti dalla luce in grandi cassetti
viene premuta la superficie rigida e perlacea questo sole viene come una consolazione che ondeggia sopra il rilievo formato da un agglomerato che sembra carne premendo ancora questo sole viene come una consolazione l’agglomerato si sposta ai lati della superficie e questo sole viene come una consolazione copre quasi la curva resa obliqua dalla pressione esercitata il sistema perturbato sembra questo sole viene come una consolazione modificare il proprio ritmo respiratorio la successione dei differenti stati di questa materia organica questo sole viene come una consolazione avviene in un silenzio quasi totale interrotto solo da questo sole viene come una consolazione fruscii dovuti alla pressione e ai movimenti dell’agglomerato
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testi tratti da ((( di alessandro de francesco. arcipelago itaca edizioni, 2020