from:
Allison Grimaldi Donahue, Julia Hölzl, Jennifer Hope Davy,
On Endings (Delere Press, 2019)
bad romance:
una poesia ha bisogno di un piedistallo
quante ripetizioni sono necessarie per formare un segno
arriva un succubo e di nuovo sbircia nel tuo appartamento al piano terra e non sarò lì per la chiamata
sogno di portarti a incontrare bifo e ci sediamo a bere acqua sulfurea e sudare per via del nostro costoso correttore make-up
il linguaggio, per essere utile, o redime o è logoro
mi hai sbattuto la testa al muro. hai detto: il limite è lì per essere superato
a brooklyn un adulto mi ha chiesto se, da quando vivo a roma, parlo rumeno
re luigi xxiv esce dall’accademia di belle arti di lione con una congrega di lesbiche
il formaggio svizzero è delizioso, ne gratterò i buchi sugli spaghetti
ogni volta che tradisco mi viene una spellatura
il braccio di legno è come un artiglio
le amo le lacune nella comunicazione
ho pubblicato un annuncio cercasi sesso violento, citando saffo
una donna da sogno immobile ingessata, che ancora riesce a fumare una sigaretta
ordina al mcdonald’s col touch screen ma non mangia mentre aspetta il treno (il rituale)
un discorso sull’erotismo anale femminile ancora manca
sotto la pioggia corri giù dalla basilica e le tue prada si rompono, come ci fosse da soprendersi
l’infanzia perpetua è un piacere a falcate
una vera donna ha una cicatrice da morso di serpente
un’allusione all’illusione attraversa la stanza
la spiegazione esagerata di come mia madre morta assomigli a rita moreno
dalle tue parti sono sempre pac-man affamato di qualcosa su cui non riesco a mettere un ticker
lo stop alle realtà disponibili a ognuno di noi, un’auto in mezzo alle strisce pedonali
a trieste c’erano un tramonto e una barca
quando smettevi di fumare ricominciavo a mantenere la simbiosi
le lenzuola erano sempre umide e profumate
una volta abbiamo costruito una fontana che guardava su san pietro
ti chiamo e ti dico che adesso new york è domata e sto svapando
avena perlata per un amore latente
i tuoi pollici sono come martelli piegati nelle tasche
aiutami a sentirmi viziata non marcia
con una lingua grossa come un fico
dita premute su una coscia grassa
non ti capisco, e tuttavia le tue parole mi toccano
* * *
* * *
bad romance:
a poem needs a pedestal
how many repetitions are required for a sign to be constituted
a succubus comes and leers into your ground floor apartment again and i won’t be there for the call
i dream i bring you to meet bifo and we sit drinking sulfuric water and sweating off our expensive concealer
language, to be useful, is either redemptive or worn-out
you knocked my head against the wall. you said: the limit is there to be overreached
a grown man in brooklyn asked me if, since i live in rome, i speak romanian
king louis the 14th comes out of the beaux-arts academy in lyon with a coven of lesbians
swiss cheese is delicious, i will grate its holes atop my spaghetti
every time i cheat i get a rugburn
the claw-like wooden arm
i love a lack in communication
i put out a personal ad seeking rough sex, quoting sappho
a dream woman motionless in plaster, still managing to smoke a cigarette
she orders mcdonald’s on a touch screen but won’t eat it waiting for the train (the ritual)
there is still an absence of a discourse around female anal eroticism
in the rain you run down from the basilica and your pradas break, as if to be surprised
there is a strode pleasure in perpetual childhood
a real woman has a snakebite scar
an allusion to delusion walks across the room
the over-explanation of how my dead mother looks like rita moreno
around you i am always pac-man hungry for something i can’t put a ticker on
the halt of realities available to each of us, a car in the middle of the cross-walk
in trieste there was a sunset and a boat
when you stopped smoking i would begin again to maintain symbiosis
the sheets were always damp and perfumed
once we built a fountain over looking st. peter’s
i call you and tell you new york is tame now and i’m smoking a juul
pearly oats for a latent love
your thumbs are like hammers folded into pockets
help me to feel coddled not rotten
with a tongue as thick as a fig
fingers pressed into a fat thigh
i don’t understand you, but your words are touching me, nonetheless
* * *
* * *
from:
Allison Grimaldi Donahue, Julia Hölzl, Jennifer Hope Davy,
On Endings (Delere Press, 2019)
Italian translation by Marco Giovenale & the author
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