nella striscia di gaza / nathalie quintane. 2024

Caro Michele,

che mi racconti, ci sono novità?

[…] All’inizio di questa settimana, ho scritto un breve testo perché sembra che le cose in Francia non vadano molto bene quando si cerca di parlare di quello che sta succedendo in Palestina, con la polizia che convoca deputati, giornalisti e sindacalisti e li accusa di «apologia del terrorismo» appena esprimono la necessità di chiedere il cessate il fuoco a Gaza…

Puoi fare girare questo testo come vuoi e come puoi, se necessario anche riportando quello che ti ho appena scritto.

Un abbraccio,

Nathalie



NELLA STRISCIA DI GAZA

a Manuel Joseph

Nella striscia di Gaza, le strade non sono impraticabili e il viale che costeggia il mare non è stato distrutto e continua a costeggiare il mare.

L’acqua c’è, l’acqua potabile c’è, la corrente elettrica c’è e i bagni ci sono. Nella striscia di Gaza si va al bagno, i bagni non sono strapieni, hanno tutti quanti il kit d’igiene e il bagno, e le persone non sono tutte quante trattate come spazzatura.

L’accesso a internet non è stato tagliato, perché i bombardamenti non sono assolutamente incessanti, e la corrente non manca per niente.

Si possono ritirare tutti i soldi che si vuole, visto che le banche non sono state distrutte.

Gli abitanti della striscia di Gaza non sono stati fatti sfollare, e continuano ad abitare nelle loro case non-distrutte e non-incendiate, e anche le loro macchine sono non-distrutte e non-incendiate. Non è stato raso al suolo tutto.

Di conseguenza, non si può nemmeno dire che anche i cimiteri sono stati rasi al suolo e che i cadaveri delle varie tombe sono stati ributtati tutti quanti assieme — e nessuno si è filmato mentre distruggeva un condominio per dedicarlo alla figlia che compiva gli anni.

Sempre in quest’ottica, nessun ferito e nessun malato è stato sepolto vivo nel cortile dell’ospedale dove era stato ricoverato, e le provviste rimaste agli abitanti non-morti di un quartiere non-devastato non sono state messe a fuoco, e nessun civile praticamente nudo e inginocchiato in mezzo alla strada è stato filmato, e quando per caso nella striscia di Gaza sono stati riesumati alcuni cadaveri già sepolti non è stata scavata nessuna fossa comune vicino alla spiaggia e non è stata fatta venire nessuna ruspa per ricoprire questi cadaveri di sabbia durante il funerale.

A Gaza, sono nati parecchi bambini, perché gli ospedali sono non-distrutti, le medicine abbondano e i neonati non rischiano di morire. I bambini non vengono amputati senza anestesia e nessuno chiede di farsi riattaccare le gambe.

Quando fa bello, non si va in spiaggia per lavarsi ma per fare il bagno e giocare a palla, anche perché le tende non scottano come forni e l’aria non è infuocata.

Gli abitanti della striscia di Gaza continuano a mangiare in ufficio, per strada, in casa, nei campi o in macchina, perché le panetterie non sono state prese di mira e non ne rimane una sola.

Quindi i bambini non sono costretti a vagare senza riuscire a trovare nemmeno un po’ di pane, e nessuno si diverte a impastare semi o cibo per animali macinato per fare un prodotto surrogato.

E poi, per esempio, mangiano fave, tonno e fagioli in scatola, e se non ci sono più fave, tonno e fagioli in scatola, si mettono a raccogliere erba, così non devono ridursi a mangiare il foraggio.



(Traduzione di Michele Zaffarano)



nathalie quintane: “pomodori” (presentazione @ libreria stendhal, roma, 20 mag 2022)

NATHALIE QUINTANE
presenta
POMODORI
(TIC Edizioni, collana UltraChapBooks, trad. di Michele Zaffarano) in dialogo con Luigi Magno e Massimiliano Manganelli, e letture in italiano di Michele Zaffarano

il libro:
https://ticedizioni.com/collections/ultrachapbooks/products/pomodori-nathalie-quintane

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