da una lettera a allen ginsberg / w. s. burroughs. 1960


Caro Allen:

non c’è niente da temere. Vaya adelante. Guarda. Ascolta. Senti. […] Ho provato più di una volta a dirti comunicarti quello che so. Non hai voluto o non hai potuto ascoltare. “Non puoi mostrare a una persona quel che non ha visto”. Brion Gysin Per Hassan Sabbah. Ascolti ora? Prendi la copia allegata a questa lettera. Tagliala lungo le righe. Rimettila insieme accostando sezione uno a sezione tre e sezione due a sezione quattro. Ora leggi ad alta voce e sentirai la Mia Voce. La voce di chi? Ascolta. Taglia e rimetti insieme secondo una combinazione qualsiasi. Leggi ad alta voce. Non posso scegliere ma sento. Non Pensarci. Non teorizzare. Provaci. Fai lo stesso con le tue poesie. Con una poesia o con un brano di prosa qualsiasi. Provaci. Cerchi “aiuto”. Eccolo. Prendici la mano. […]

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William Burroughs a Allen Ginsberg, 21 giugno 1960


[in Le lettere dello yage, tr. it. di Andrew Tanzi, Adelphi, Milano 2010, p. 142]