da LE SIGNE = / Christoph Tarkos. 1999

Il sentimento
(da: Le signe =, 1999)

Il sentimento essere senza aspettare, essere immediatamente, il sentimento di non andare lontano, di non aspettare, essere il più vicino possibile, essere vicino, di non allontanarsi, di non voglio allontanarmi, non voglio dover partire, non voglio lasciare casa, per andare dove, per aspettare cosa, per sapere, non voglio saperne di più, il fatto di non volerne sapere di più, di pensare che ciò che c’è da pensare non si trova lontano, si trova vicinissimo, che il sapere non è lontano, di dirsi, di dirsi semplicemente, di potersi dire, essere lì e potersi dire, senza andarsene lontano, di dirselo, il sentimento di poterselo dire senza cercare lontano, dirsi che non è lontano, che non occorre fare la strada del treno, la strada per uscire, la strada dell’uscita, la strada del fuori, il sentimento che per un istante tutto si può riassumere al momento stesso in cui ce lo si dice, il fatto di dirsi quello che si vuole, il fatto di dirsi per esempio che non è lontano, che può essere lì, in prossimità, che per questa volta non ci sarà bisogno di andarsene lontano, di prendere la macchina, di girare, di viaggiare, di non disturbare, senza disturbare, senza dover rivoltare tutto da cima a fondo e cercare e aspettare, di andare a cercare, di maturare a forza di aspettare, di correre a forza di aspettare, di rovesciare a forza di aspettare, di ricercare a forza di aspettare, di vedersi partire a forza di aspettare, di distaccarsi a forza di aspettare, di lasciarsi a forza di aspettare, non ci si lascia più, si resta insieme, ce lo si dice, di dirselo semplicemente, che quello che si cerca è lì, è molto vicino, è meno lontano di quanto si potrebbe pensare, dicendoselo, il sentimento, mentre si passeggia, mentre il sentimento passeggia, dicendosi, senza aspettare senza cercare, senza andare, passeggiando, dicendosi.

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Le parole non esistono
(da: Le signe =, 1999)

Di parole non ce ne sono. Le parole non vogliono dire niente. Le parole non hanno senso. Non ci sono parole perché c’è un senso, il senso ha svuotato le parole di ogni significato, le ha completamente svuotate, alle parole non resta niente sono dei sacchi vuoti svuotati che sono stati svuotati, il senso si è preso tutto il senso, non ha lasciato niente alle parole, conchiglie vuote, il senso si dibatte completamente da solo, non ha alcun bisogno di parole, il senso vuole tutto, il senso vuole prendersi tutto, ci prova, non si ricollega a niente, le parole non si ricollegano a niente, non vuole ricollegarsi, vuole continuare a fare senso, costi quel che costi, mentre si dibatte schiaccia le parole, mentre si dibatte da solo, non si possono più prendere le parole per degli elementi di senso, per gli elementi di tirate che abbiano un senso, di parole non ce ne sono, c’è il senso che spinge, che si attacca all’ondata. […]

[ traduzioni di m. zaffarano ]